Diritti e libertà

Diritti e libertà fondamentali: cosa sono?

I diritti e le libertà fondamentali sono pilastri importanti della democrazia. Beneficiano di una maggiore protezione e sono suddivisi in diverse categorie.

La tutela dei diritti e delle libertà fondamentali

In Francia, la Costituzione del 1958 non menziona la nozione di “diritti fondamentali”, non include un elenco completo di questi diritti, a differenza di paesi come la Spagna o l’Italia. Tuttavia, la garanzia costituzionale di alcuni diritti e libertà fondamentali è assicurata dal preambolo della Costituzione.

Si riferisce a tre fonti:

La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789,

Il preambolo della Costituzione del 1946,
La Carta Ambientale.
Il Consiglio costituzionale ha notevolmente contribuito, attraverso la sua giurisprudenza, a garantire il rispetto di questi diritti per sua definizione
del blocco costituzionale.
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. (CDFUE) è un’altra fonte di diritti fondamentali.
Adottato nel 2000, è ora obbligatorio per gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione Europea.

I tribunali francesi e la Corte di giustizia dell’Unione europea sono responsabili della sua applicazione.

La Convenzione europea per la protezione dei diritti dell’uomo (CEDU) è stata adottata nel 1950 dal Consiglio d’Europa. Contiene diritti che i tribunali francesi devono tutelare, così come la Corte europea dei diritti dell’uomo.

Le diverse categorie di diritti e libertà fondamentali

  • I diritti inerenti alla persona umana (“diritti di”): tali diritti, che sono per la maggior parte stabiliti dalla Dichiarazione del 1789 e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, sono essenzialmente diritti civili e politici, individui, esercizio di cui lo Stato ha l’obbligo di consentire.
  • Questi includono, tra gli altri, l’uguaglianza, la libertà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione.
  • Les droits qui sont des aspects ou des conséquences des précédents : ainsi du principe d’égalité découlent, par exemple, le suffrage universel, l’égalité des sexes, mais aussi l’égalité devant la loi, l’emploi, l’impôt, la justice, l’accès à la culture…
  • Il principio di libertà implica l’esistenza della libertà di opinione, di espressione, di riunione, di culto, di associazione e di sciopero.
  • Il diritto di proprietà (art. 17 DDHC) ha come corollario la libertà di disporre dei propri beni e di assumersi (art. 4).
  • Il diritto alla sicurezza (art. 2) giustifica il divieto di ogni arbitrarietà, la presunzione di innocenza, il rispetto dei diritti della difesa, la tutela della libertà individuale mediante la giustizia.
  • I diritti sociali ed economici sono enunciati più precisamente nel preambolo della Costituzione del 1946 e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione: diritto al lavoro, alla tutela della salute, all’istruzione pubblica gratuita…
  • I cosiddetti diritti di “terza generazione” (“Diritti per”) sono ad esempio sanciti dalla Carta Ambientale, che afferma il diritto di tutti a “vivere in un ambiente equilibrato e salubre” (art. 1) e che sancisce il nozione di sviluppo sostenibile (art. 6) e di principio di precauzione (art. 7).
  • I diritti del bambino Tutelare i nostri bambini, garantendo il rispetto dei loro diritti :

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI

Secondo la Dichiarazione del 1789, l’esercizio dei “diritti naturali di ciascuno” ha “limita solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti” (art. 4), che “non possono essere determinati solo dalla libertà.

I rappresentanti del popolo francese, costituiti nell’Assemblea nazionale, ritenendo che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti dell’uomo siano le uniche cause delle pubbliche disgrazie e della corruzione dei governi, hanno deliberato di esporre, con una solenne dichiarazione, il naturale , inalienabili e sacri diritti dell’uomo;

Affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, ricordi loro costantemente i loro diritti e doveri?

In modo che siano più rispettati gli atti del potere legislativo e quelli del potere esecutivo, che possono essere in ogni momento confrontati con lo scopo di qualsiasi istituzione politica?

Perché le pretese dei cittadini, ormai fondate su principi semplici e indiscutibili, portino sempre al mantenimento della Costituzione e alla felicità di tutti.

Di conseguenza, l’Assemblea nazionale riconosce e dichiara, in presenza e sotto l’egida dell’Essere Supremo, i seguenti diritti dell’uomo e del cittadino.

Articolo 1 Gli uomini nascono e rimangono liberi ed eguali nei diritti. Le distinzioni sociali possono basarsi solo sull’utilità comune.

Articolo 2 Scopo di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione.

Articolo 3 Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella nazione. Nessun corpo, nessun individuo può esercitare un’autorità che non provenga espressamente da esso.

Articolo 4 La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce agli altri: così, l’esercizio dei diritti naturali di ciascuno non ha limiti se non quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Questi limiti possono essere determinati solo dalla legge.

Articolo 5 La legge ha il diritto di difendere solo le azioni dannose per la società. Tutto ciò che non è proibito dalla legge non può essere impedito e nessuno può essere obbligato a fare ciò che essa non ordina.

Articolo 6 La legge è l’espressione della volontà generale. Tutti i cittadini hanno il diritto di contribuire personalmente, o tramite i loro rappresentanti, alla sua formazione. Deve essere uguale per tutti, che protegga o punisca. Tutti i cittadini, essendo eguali ai suoi occhi, sono ugualmente ammissibili a tutte le dignità, luoghi e pubblici impieghi, secondo la loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti.

Articolo 7 Nessuno può essere accusato, arrestato o detenuto se non nei casi determinati dalla legge e secondo le forme da essa prescritte. Devono essere puniti coloro che sollecitano, accelerano, eseguono o fanno eseguire ordini arbitrari; ma ogni cittadino chiamato o sequestrato in virtù della legge deve obbedire immediatamente: è colpevole di resistenza.

Articolo 8 La legge deve stabilire solo pene strettamente ed evidentemente necessarie, e nessuno può essere punito se non in virtù di una legge stabilita e promulgata prima del reato, e legalmente applicata.

Articolo 9 Presunto innocente fino a quando non sia stato dichiarato colpevole, se si ritiene indispensabile arrestarlo, ogni rigore che non sarebbe necessario per accertare la sua persona deve essere severamente punito dalla legge.

Articolo 10 Nessuno sia turbato delle sue opinioni, anche religiose, purché la loro espressione non rechi turbamento all’ordine pubblico stabilito dalla legge.

Articolo 11 La libera comunicazione di pensieri e opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo: ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere dell’abuso di tale libertà nei casi determinati dalla legge.

Articolo 12 La garanzia dei diritti dell’uomo e del cittadino richiede una forza pubblica: questa forza è quindi istituita a beneficio di tutti, e non per l’utilità particolare di coloro ai quali è affidata.

Articolo 13 Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese di amministrazione, è indispensabile un contributo comune: esso deve essere equamente distribuito tra tutti i cittadini, in ragione delle loro facoltà.

Articolo 14 Tutti i cittadini hanno diritto di accertare, da soli o per mezzo di loro rappresentanti, la necessità del contributo pubblico, di acconsentire ad esso liberamente, di seguirne l’uso, e di determinarne la quota, l’assetto, il recupero e la durata.

Articolo 15 La società ha il diritto di esigere un rendiconto della propria amministrazione da qualsiasi pubblico ufficiale.

Articolo 16 Qualsiasi società in cui non sia assicurata la garanzia dei diritti, né determinata la separazione dei poteri, non ha Costituzione.

Articolo 17 La proprietà essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può esserne privato, salvo quando la necessità pubblica, legalmente accertata, lo richieda manifestamente, ea condizione di una giusta e preventiva indennità.

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA FAMIGLIA

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Vista la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto 1789, Vista la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata dalle Nazioni Unite nel 1948,
Considerata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali,
Vista la Dichiarazione dei diritti del fanciullo adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1959 e preso atto del progetto di Convenzione sui diritti del fanciullo attualmente all’esame delle Nazioni Unite,
Considerata la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1979,
Considerata la Dichiarazione dei diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1975,

Osservando la permanenza della famiglia basata sui valori universali di amore e solidarietà, libertà e responsabilità, e la diversità delle sue espressioni,

Desiderando contribuire a una migliore considerazione dei diritti, delle funzioni e delle responsabilità delle famiglie, e auspicando che ogni misura decisa a tal fine rientri nel quadro di una politica generale della famiglia,

L’Unione Nazionale delle Associazioni Familiari (UNAF), che, ai sensi dell’ordinanza del 3 marzo 1945 e della legge dell’11 luglio 1975, è responsabile della rappresentanza ufficiale di tutte le famiglie francesi e straniere regolarmente stabilite in Francia, e della scopo di difendere i propri interessi materiali e morali,

Riunito in assemblea generale a Bordeaux, il 10 e 11 giugno 1989, dichiara:

Articolo 1: La Famiglia, elemento fondamentale della Società, è una comunità di persone, funzioni, diritti e doveri.
È una realtà affettiva, educativa, culturale, civica, economica e sociale.
Quadro naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri,
è un luogo privilegiato di scambio, trasmissione e solidarietà tra generazioni. Deve quindi ricevere protezione, sostegno e beneficiare dei diritti e dei servizi necessari per esercitare pienamente le sue funzioni e responsabilità.

Articolo 2: il diritto di fondare una famiglia è una libertà fondamentale,
e come tale un diritto universale. In accordo con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo, è indipendente dalle scelte filosofiche, politiche o religiose degli individui e degli Stati. La famiglia è un nucleo di persone basato su:

  • il matrimonio,
  • parentela,
  • l’esercizio della potestà genitoriale.

Articolo 3: Uomini e donne hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia. Il matrimonio deve essere celebrato con il libero e pieno consenso dei futuri sposi. Hanno uguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e allo scioglimento.

Articolo 4: Tutta la vita familiare ha bisogno di amore. La libertà deve essere garantita alle famiglie. In considerazione delle loro funzioni e responsabilità, in particolare del mantenimento e dell’educazione dei figli, le famiglie devono poter contare sulla considerazione e sulla solidarietà della Nazione.
La legge, ei mezzi adeguati, devono quindi garantire qualsiasi progetto genitoriale che, per essere realizzato nell’interesse del figlio, necessita di tempo.

Articolo 5: Spetta ai genitori decidere il distanziamento delle nascite e il numero dei figli che devono nascere. Lo Stato ha il dovere di creare le condizioni che gli permettano di esercitare queste scelte.

Articolo 6: La responsabilità primaria dell’educazione del bambino spetta ai genitori o tutori. Entrambi i genitori hanno una responsabilità comune ed eguale nell’allevare il bambino, assicurandone lo sviluppo e la realizzazione, e consentendogli di acquisire piena autonomia.
I genitori sono i primi responsabili dell’educazione da impartire ai propri figli, nell’interesse di questi. La società ha il dovere di fornire sostegno educativo e assistenza materiale ai genitori.
L’istruzione è un diritto umano, deve mirare al pieno sviluppo delle personalità nel rispetto delle differenze, a rafforzare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e a promuovere la comprensione, la tolleranza e l’amicizia tra tutte le nazioni, tutti i gruppi razziali o religiosi, tutte le famiglie, tutti gli individui.
Il diritto dei genitori di scegliere l’istruzione da impartire ai propri figli è limitato da questi requisiti.

Articolo 7: La maternità e l’infanzia, sia prima che dopo il parto, hanno diritto a una speciale assistenza e protezione.
Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori dal matrimonio, godono degli stessi diritti. Il bambino è una persona che ha bisogno di un padre e di una madre. Lo Stato ha il dovere di promuovere il pieno esercizio delle responsabilità paterne e materne attraverso una legislazione e un’adeguata protezione sanitaria e sociale e una politica delle attrezzature. Accordi internazionali
deve tener conto degli interessi del bambino.

Articolo 8: Ogni famiglia ha diritto a mezzi sufficienti per garantirle una qualità di vita assicurando il benessere di ciascuno dei suoi membri. I sistemi sanitari e di protezione sociale costituiscono uno dei mezzi che contribuiscono all’esercizio di tale diritto. Devono tenere conto di tutte le situazioni.
Le famiglie, per le loro funzioni e responsabilità, hanno diritto al risarcimento delle spese familiari (costo del figlio e tempo dei genitori) che possono essere erogate con vari mezzi: assegni familiari, disposizioni fiscali e attrezzature.
La politica di compensazione delle spese familiari risponde a un imperativo di giustizia e prevale su politiche con obiettivi strettamente demografici. Lo Stato deve tenere conto della situazione demografica. Una situazione demografica armoniosa non dispensa mai lo Stato dall’attuazione di una politica familiare.

Articolo 9: l’organizzazione economica e sociale deve consentire di conciliare vita familiare, vita professionale e vita scolastica.
Data l’importanza dell’alloggio nella vita personale e familiare, l’alloggio è un diritto essenziale della famiglia.
Di conseguenza, tutte le famiglie devono poter godere di alloggi di qualità e di strutture locali che consentano loro di prosperare.
La protezione dell’ambiente è una parte necessaria della qualità della vita.

Articolo 10: Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare.

Articolo 11: Le conseguenze etiche della ricerca nelle scienze della vita devono essere prese in considerazione nei loro effetti sulla famiglia e sull’individuo.

Articolo 12: Le famiglie hanno il diritto di associarsi per difendere i propri interessi. Lo Stato ha il dovere di garantire la rappresentanza permanente degli interessi familiari. Le famiglie devono avere accesso a tutti i mezzi di comunicazione.

Fonte: https://www.unaf.fr/spip.php?rubrique38

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL FIGLIO

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I diritti del bambino sono diritti umani specificamente adattati al bambino perché tengono conto della sua fragilità, delle sue specificità e dei bisogni specifici della sua età.

I diritti dei bambini tengono conto della necessità di sviluppo del bambino. I bambini hanno quindi il diritto di vivere e svilupparsi correttamente sia fisicamente che intellettualmente.

I diritti del bambino prevedono quindi la soddisfazione dei bisogni essenziali per il corretto sviluppo del bambino, come l’accesso a un’alimentazione adeguata, alle cure necessarie, all’istruzione, ecc.

I diritti del bambino prendono in considerazione la natura vulnerabile del bambino. Implicano la necessità di fornire loro una struttura protettiva. Da un lato, si tratta di concedere un’assistenza speciale ai bambini e, dall’altro, una protezione adeguata alla loro età e al loro grado di maturità.

Pertanto, i bambini devono ricevere l’aiuto e i servizi di supporto di cui hanno bisogno e devono essere protetti contro lo sfruttamento lavorativo, i rapimenti, gli abusi, ecc.

Fonti: https://www.humanium.org/fr/les-droits-de-l-enfant/

DICHIARAZIONE DELLA CARTA AMBIENTALE

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Il valore costituzionale della Carta dell’Ambiente
La Carta Ambientale del 2004 ha valore costituzionale in quanto è stata integrata nel “blocco di costituzionalità” favorevole alla revisione costituzionale del 1° marzo 2005 (cfr. decisioni n. 2008-564 DC del 19 giugno 2008 e 2014 -394 QPC del 7 maggio 2014).

In tal senso, il primo comma del Preambolo della Costituzione del 4 ottobre 1958 recita: «Il popolo francese proclama solennemente il suo attaccamento ai Diritti dell’Uomo e ai principi della sovranità nazionale così come sono stati definiti dalla Dichiarazione del 1789, confermato e integrato dal preambolo della Costituzione del 1946, nonché ai diritti e doveri definiti nella Carta dell’ambiente del 2004″.

Si trattava di “iscrivere un’ecologia umanistica al centro del nostro patto repubblicano, attraverso l’adozione [di questa] Carta (…) sostenuta dalla Costituzione” (disegno costituzionale n. 992 relativo alla Carta dell’ambiente, registrato presso la Presidenza dell’Assemblea Nazionale il 27 giugno 2003).

I diritti e le libertà definiti nella Carta dell’Ambiente
La Carta si compone di dieci articoli preceduti da sette paragrafi che prevedono:

“Che le risorse naturali e gli equilibri hanno condizionato l’emergere dell’umanità;
“Che il futuro e l’esistenza stessa dell’umanità sono inseparabili dal suo ambiente naturale;
“Che l’ambiente è patrimonio comune degli esseri umani;
“Quell’uomo esercita un’influenza crescente sulle condizioni di vita e sulla propria evoluzione;
“Che la diversità biologica, lo sviluppo della persona e il progresso delle società umane sono influenzati da determinati modi di consumo o di produzione e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali;
«Che la conservazione dell’ambiente va ricercata alla stregua degli altri interessi fondamentali della Nazione;
“Che per garantire uno sviluppo sostenibile, le scelte volte a soddisfare i bisogni del presente non devono compromettere la capacità delle generazioni future e degli altri di soddisfare i propri bisogni”.

In una formulazione vicina a quella proposta dalla commissione Coppens, questi paragrafi riflettono quindi “un consenso delle autorità scientifiche e di altri rappresentanti della società civile attorno a tre idee chiave:

L’interdipendenza tra uomo e natura,

Consapevolezza dei danni causati all’ambiente da determinate attività umane e delle loro conseguenze sul futuro delle nostre società,

Infine, la necessità di promuovere lo sviluppo sostenibile” (relazione n. 352 dell’ing. Patrice GÉLARD a nome della Commissione per le leggi costituzionali, la legislazione, il suffragio universale, i regolamenti e l’amministrazione generale sul disegno di legge Costituzione relativo alla Carta dell’ambiente, iscritta al la presidenza del Senato il 16 giugno 2004).

Sebbene questi paragrafi abbiano valore costituzionale, nessuno di essi stabilisce un diritto o una libertà garantiti dalla Costituzione (decisione n. 2014-394 QPC sopra citata).

Di conseguenza, non possono essere invocati a sostegno di una questione prioritaria di costituzionalità (QPC) il cui unico scopo è sanzionare l’ignoranza dei diritti e delle libertà garantiti dalla Costituzione.

Allo stesso modo, i dieci articoli di questa Carta non sanciscono tutti un diritto o una libertà garantiti dalla Costituzione.

Ad esempio, il Consiglio ha potuto chiarire che nessun diritto o libertà è sancito dall’articolo 6 della Carta dell’ambiente, in base al quale “le politiche pubbliche devono promuovere lo sviluppo sostenibile.

A tal fine, conciliano tutela e valorizzazione dell’ambiente, sviluppo economico e progresso sociale» (Delibera n. 2012-283 QPC del 23 novembre 2012)